Il nome “Argentario”, trova la sua origine nell’epopea mineraria che coinvolse il monte Calisio (calvo) attorno al 1200 d.C. La ricerca esasperata del prezioso minerale, l’argento, sconvolse del tutto il territorio sia a livello morfologico, che economico e sociale. La coltivazione in miniera della galena argentifera, infatti, produsse una tale quantità di scavi ad imbocco sia verticale (Càdini) che orizzontale (Cànope), da trasformare la superficie dell’altipiano in un vero e proprio colabrodo.
L’espressione è forse un po’ forte, ma siamo in presenza di un territorio, sfruttato, dal punto vista estrattivo, in modo intensivo e continuativo per un periodo di circa trecento anni. L’aspetto del Calisio in quell’epoca era paragonabile a quello lunare: migliaia e migliaia di avvallamenti, pozzi, caverne, l’assenza totale o quasi di vegetazione arbustiva. (da Ecomuseo dell’Argentario su www.trentinocultura.net)
Ecco dove si sono corsi i campionati italiani Middle 2009: in un bel bosco (che è ricresciuto, per fortuna!) formato “gruviera”. Due giorni di gare intense e tecniche, perfettamente organizzate dal Trent-O. Partiamo dalle qualificazioni di sabato. I master della PPN presenti (Elena, Anna e Giorgio) deludono non riuscendo a centrare la finale A, mentre i giovani entrano nella finale che conta. L’organizzazione particolare prevede che solo al minuto -2 si sappia in che semifinale si corre, senza sapere contro quali avversari. La prima parte dei tracciati si snoda tra centinaia di buche, è difficile tenere l’azimut, e bisogna essere molto precisi. La seconda parte invece prevede il cambio di ritmo, e i percorsi diventano più filanti.
La domenica si torna ai boschi di Civezzano ma stavolta il tempo non è favorevole, è coperto e minaccia pioggia, minaccia che puntuale si avvera verso le 11,30, per fortuna senza esagerare e disturbare troppo.
Sul campo del ritrovo è un brulicare di fotografi, troupe televisive Rai e Sky, giornalisti vari: l’orienteering sembra un po’ più importante del solito. I tracciati delle finali sono addirittura più belli e tecnici rispetto al giorno precedente. Francesco chiude con un buon 11° posto, mentre Chiara (al suo primo campionato in W16) occupa la 19esima posizione. Io riesco a far peggio del giorno precedente, tra creme negli occhi, occhiali bagnati, cappellino vedo poco o niente, sbaglio di tutto e non vedo scelte facili. Poco male perché il bosco merita tutti gli ottanta minuti che ci ho passato.
Insomma un bel Week-end in un fantastico posto, speriamo che nelle prossime occasioni la partecipazione della PPN sia più numerosa!
P.S. Non dimenticatevi di andare a visitare l’ampio resoconto fotografico di Elena, Giorgio e Francesco nella FOTOGALLERY della PPN!!