Agli Italian Championship MTB-O di distanza sprint e middle, la PPN era presente con 7 atleti nella gara sprint di sabato e 6 atleti nella gara middle di domenica. Le giornate sono state finalmente illuminate da uno splendido sole, anche se non è bastato per asciugare il terreno infangato dalle piogge dei giorni precedenti.
Dopo una buona dormita, la mattina successiva si ripreparavano le bici per risalire in sella e ahimè che mal di fondoschiena. La gara middle si disputava sulle colline a nord del centro sportivo di Sesto Calende. Andando alla partenza con Giorgio ci siamo detti che se il buongiorno si vede dal mattino … poveri noi. Quindici minuti di dura salita ci ha portati al pre-partenza, col cuore già in gola. Pronti via e subito una discesa abbastanza sconnessa per arrivare alla lanterna svedese. Primo punto e primo errore della giornata, cominciamo bene mi dico, ma senza demoralizzarmi proseguo alla ricerca delle prossime lanterne. I sentieri risultavano più percorribili del giorno precedente e con salite meno impegnative. A mio parere la carta non era molto precisa nel senso che alcuni sentieri con percorribilità buona, risultavano poco pedalabili. Dopo aver esaurito le mie forze fisiche, oramai quasi in conclusione di gara, mi sono ritrovata come tutti, ad affrontare una discesa ripida, per fortuna su asfalto, che portava all’ultimo punto. A parer mio si poteva evitare, anche perché essendo stanchi e magari con i freni non più “affidabili”, si poteva perdere il controllo della bici e finire fuori strada. Tutto è finito bene, una gara da ricordare per la faticaccia fatta ed il rammarico di aver perso il titolo italiano per 45 secondi. Infatti mi sono ritrovata al secondo posto in W35 battuta dall’amica Cristina. Gli altri risultati PPN si completano con la conferma al primo posto negli esordienti per Marco. Nella M45 Eugenio dopo le vicissitudini prima della partenza con la gomma posteriore a terra per ben due volte, riusciva a partire con una camera d’aria di fortuna e concludere la gara all’ottavo posto, mentre Giorgio seguiva al 16° posto. Abbiamo avuto purtroppo i ritiri, per i tracciati troppo impegnativi, dei due Stefano in M16 e M35.
In conclusione è stata una due giorni stancante, ma non priva di soddisfazioni.