Il dubbio per domenica 21 giugno era tra iscriverci alla stracittadina di Savona (che lo scorso hanno ci aveva divertito con l’ostico Forte e l’arrivo in spiaggia) e la 7° edizione della JTT Race di Millegrobbe-Luserna: la convocazione di Francesco al raduno della Nazionale Giovanile a Passo Vezzena ha forzato la decisione.
Così sabato pomeriggio siamo arrivati nella “Magnifica Comunità Montana” di Folgaria e Lavarone e abbiamo montato la tenda che ci ha ospitato per la piovosa nottata.
Al mattino di domenica ci alziamo un po’ anchilosati ma con la speranza offerta da un timido sole.
Arrivati al centro del fondo di Millegrobbe però, troviamo ad attenderci oltre a Francesco e soci, anche un vento pungente e un fitto esercito di nuvoloni neri all’orizzonte.
Ma come sempre non c’è tempo di preoccuparsi perché la gara incombe: tra un saluto ai numerosi Lombardi presenti, una scambio di opinioni sulla prossima O-Marathon che partirà il 1° di agosto prossimo proprio da qua e gli ultimi controlli di rito (tipo:ok ho preso la SI-card, bussola in mano, sosta “idraulica” effettuata . . . .) si va in partenza con passo spedito.
Il terreno è di quelli che solo gli altopiani di queste parti sanno offrire: grande varietà di forme del terreno, bosco corribile e con buona visibilità alternato con pratoni, non troppo dislivello.
Io e Chiara ci sfidiamo sullo stesso tracciato (io in WB e lei che sale di categoria per la W16), Francesco e Giorgio sono nelle categorie di loro competenza.
La terza lanterna è descritta come “passaggio stretto” e quando la trovo in fondo ad una trincea/buco di roccia capisco perché.
Alla quarta un errore di lettura della carta (mi aspetto la lanterna a destra e invece poi risulterà essere alla mia sinistra) sta per portami fuori strada ma lo scambio di battute con un altro concorrente un po’ disperso mi da la giusta direzione.
Verso la quinta lanterna incontro di nuovo Elisa che, non molto in palla, vorrebbe mollare, ma poi decide di proseguire con me per allenamento: con la sua compagnia e il suo contributo viaggiamo più sicure e spedite e concludiamo le rimanenti 11 lanterne senza altre difficoltà.
Nel frattempo anche il vento ha concluso la sua opera di spazzino del cielo, portando via le nuvole scure e lasciandoci un bel sole caldo per il pranzo e le premiazioni.
Francesco infatti è arrivato 2° nella sfida con gli altri tre M16 del raduno nazionale lasciando gli altri iscritti a più di venti minuti.
Anche Chiara va molto bene (mi ha battuto di più di 40 minuti) e pur arrivando in fondo alla classifica è a pochi minuti dalle più grandi ragazze della nazionale. Come ho detto il mio percorso non era banale e quindi su 7 concorrenti alla partenza solo in tre abbiamo concluso la gara correttamente e io mi aggiudico il secondo posto (con dedica alla compagna di gara Elisa).
Anche Giorgio è soddisfatto della sua prestazione anche se si trova a metà classifica: come sempre nei master maschili la concorrenza è grande!