Ratisbona è il nome latino di Regensburg, antica fortezza romana prima e in seguito capitale della Bavaria fino al 1200, è attraversata dal Danubio e si trova circa a 120 km a nord di Monaco.
Dopo un viaggio attraverso le Alpi svizzere ancora ben innevate, un picnic a Bregenz in Austria sul lago di Costanza (Bodensee), e dopo aver attraversato le collinose campagne bavaresi, armoniosamente intervallate da campi di colza, coltivazioni di luppolo e boschi di abete, arriviamo a Ratisbona.
Abbiamo giusto il tempo per sistemarci nella palestra dell’università e di partecipare al pasta party insieme agli altri lombardi, che arrivano dalla gara a staffetta, prima di un veloce giro serale per il centro storico (patrimonio dell’Unesco) per ammirare lo Steinerne Brücke (ponte in pietra) il primo ponte costruito sul Danubio nel 1140 circa e la bella cattedrale gotica del 1275.
Il bosco, composto da faggi e pini, è favoloso. Sembra incantato, immobile e immutato nei secoli, con queste formazioni rocciose che fanno da sentinelle.
Il tracciato è all’altezza della competizione, una serie di lanterne ravvicinate in zone rocciose intervallate da qualche tratta dove si può correre un po’ di più e una parte finale dove sparare tutte le ultime energie. Finisco la gara e sono contentissimo. Un posto così non si incontra tutti i giorni!! Dei risultati inutile parlare, qui il livello è altissimo, io sono destinato alle righe in basso della classifica.
La squadra lombarda si difende come può, notevole il 2° posto per l’Alpe Adria Cup in D18 di Julia Shutkovskaya, buoni pure il piazzamento di Nicola Manzoni (6° in H18) e di Cristina Turolla (6° in W35). Alessandra termina la gara al 17° posto in DE dell’Alpe Adria Cup, (42° in totale)
Dopo la gara si va a cena tutti insieme in un tipico BeerGarten, la compagnia e il cibo (e la birra….) sono ottimi ma noi 4Gatti siamo gli unici lombardi che correranno la night sprint. Quindi con ancora il sapore di wurstel e senape ci rechiamo al centro gare, posizionato sull’isola. La gara è veloce e carina, noi siamo senza lampade, Chiara ed io abbiamo una piccola torcia appena sufficiente per illuminare la carta, Francesco ed Anna nemmeno quella. Sull’isola i lampioni scarseggiano e gli ultimi punti sono proprio al buio, comunque tutti arriviamo sani e salvi con il sorriso sulle labbra.
Domenica c’è la long distance, e che long!!! In H45 sono previsti 11,8 kmsf, Francesco in H16 deve affrontare 8,6 kmsf, anche per Chiara non si scherza, quasi 5 kmsf in D14, mentre Anna percorrerà 7,3 kmsf per finire la sua D19AK. Il ritrovo è a Nittendorf, lo stesso della staffetta, un bel campo sportivo in cui camminare a piedi nudi è un piacere!
La gara è lunga e faticosa, il caldo non aiuta, ma il bosco ancora una volta merita tutto il tempo che ci trascorro. Ci sono parecchi rami a terra che obbligano a correre a ginocchia alte, ma la vista che si ha è stupenda e quando mi fermo a guardare la carta (per rifiatare, più che altro…) sento il canto di tanti uccellini: insomma proprio un bel posto!! Il tracciato è abbastanza filante, ma nasconde un paio di insidie nei punti rocciosi della carta (per fortuna per i vecchietti come me è al 10.000!!).
Nonostante sia sfinito, trovo un piacere enorme a correre in quel prato con erba bassa e fiori gialli, assolutamente piatto, con ai fianchi due ali di bosco, solo soletto e con un venticello in fronte che mi rinfresca, ah che bello il nostro sport!!!
Ovviamente pago lo sforzo e alla lanterna 10 finisco la benzina, abbandono l’idea di chiudere sotto i 90 minuti, stringo i denti e riesco a finire in un’ora e 45.
Arrivano tutti i lombardi, la prestazione di squadra è un po’ meno performante del due giorni precedenti, i migliori sono ancora i giovani: Julia è seconda e Nicola 5°.
La squadra Lombarda conclude al 6° posto l’Alpe Adria Cup. Chiara conclude con un bel 11° posto in classifica generale del Ratisbona Open, Francesco è 21°, Anna ed io siamo nelle retrovie, ma tutti abbiamo portato a termine tutte le gare. LINK ALLE CLASSIFICHE FINALI