quando arriva Novembre le foglie cadono, i campionati si concludono e puntuale arriva Venezia, con il suo eterno MOV…
quest’anno alla sua 31^ edizione (quindi è nato nel ’79? poco dopo Barbara…). La PPN stavolta non è presente in massa, e capisco… siamo allo sprint finale e le forze sono al lumicino…
Ciò nonostante, io ci torno, e con me Stefano Boveri, anche lui anziano di MOV, e Andrea Villa, alla sua ‘prima volta’. Io non so bene perché ci torno, forse per rimettermi alla prova, dopo il 2° posto italiano in M60 del 2009… quest’anno concorrenza anche italiana molto più nutrita (98) a cominciare da uno dei miei atleti/simbolo italiani di riferimento: tale Armando Martignago, da Montebelluna, pluri-campione Italiano, con moglie di Cornuda, il paesello di Dina; o anche solo per il desiderio di correre sapendo che quella corsa ti piace, e per una volta vuoi correre tranquillo, divertendoti, ascoltando cuore, muscoli e cervello e spingendo più che puoi, ma sempre divertendoti (possibilmente)
Per Andrea, ma anche per chi volesse rispolverarsi la memoria, alcune utili indicazioni:
un esempio di …lenzuolo, pardòn, cartina 2009 di un M35, con il suo percorso; ricordo che dallo scorso anno in cartina sono segnate in arancione le stradine/calli di maggior afflusso turistico… (quindi a maggior rischio di ingorghi umani, dipende dall’orario naturalmente); poi: le mie foto di MOV-2009 (con Roberto e Adele) sono on-line; i sempre utili consigli di un Super Campione italiano: Alessio Tenani (‘come correre a VE‘); il prezioso riferimento al SERVIZIO MAREE; infine, per gli amanti della storia, segnalo la mia paginetta web MOV History fatta al tempo della Vivaio e aggiornata ora al 2009 (guardate i 17 iscritti PPN nell’edizione 1999… a quel tempo io facevo il mio timido ingresso nell’O-mondo, e il MOV non sapevo nemmeno che esistesse…)
Ultima cosa, Andrea: ti sarai accorto che nessuno si preoccupa del ‘dislivello’ (e non ne troverai traccia nemmeno sulle info ufficiali); non pensare che sia così perché non ce n’è di dislivelli a Venezia! a livello del mare, per forza, penserai. Errore! di dislivello a Venezia, ce n’è eccome! Te ne accorgerai al 5° 6° ponte che farai (e ne dovrai fare tanti…) ma non preoccuparti: se ce la fanno i ‘vecchietti’ come me, tu …volerai a tre gradini alla volta…
Grazie per l’attenzione e arrivederci,
Mariano